Nel mese di aprile la prof. Daniela Gallo (Università di Lorena) sarà visiting professor all’Università di Roma “Tor Vergata”.
Attualmente ordinario di storia dell’arte moderna all’università di Lorena, a Nancy, Daniela GALLO ha insegnato in altre università francesi e straniere dopo essere stata ricercatrice alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha cominciato la sua carriera universitaria e dove è stata allieva di Salvatore Settis e di Paola Barocchi. Le sue numerose pubblicazioni concernono la storia dell’antiquaria e dei musei di antichità, la scultura rinascimentale italiana e l’arte neoclassica. Ha rivalutato l’apporto di Stendhal come storico d’arte ed ha co-diretto recentemente a Parigi, all’INHA, un convegno su « Winckelmann e l’opera d’arte », i cui atti sono usciti la scorsa primavera (Winckelmann et l’œuvre d’art, Paris, INHA/éditions des Cendres, 2021, 318 p.). Da qualche anno lavora inoltre sulle strategie espositive intese come fonte per la storia dell’arte e sulla percezione del ritratto, in particolare nel Rinascimento italiano. Con una collega dell’università di Lorena sta curando un volume collettivo consacrato alla definizione e alla percezione del ritratto dall’antichità ad oggi il cui titolo provvisorio è Portraits. Fonctions, perceptions et actualité d’un genre artistique.
Il corso che la prof.ssa Gallo terrà per gli studenti triennali e magistrali di Museologia e storia del collezionismo (prof. Carmelo Occhipinti) riguarderà il seguente argomento:
Musei di scultura in Europa. XVI-XIX secolo. È soprattutto nei musei di scultura che si manifestano in Europa, tra la fine del XVI secolo e la fine del XIX, le tensioni tra mecenatismo privato e bene pubblico. Quanto ai modelli espositivi, se nel corso del Settecento e sino alle esperienze parigine del Musée Napoléon i musei romani sono un riferimento importante un po’ in tutta Europa, a partire dalla fine del primo quarto del XIX secolo Londra, Monaco e Berlino diventano i nuovi luoghi dell’avanguardia museografica nel campo della scultura antica. Per le opere più « moderne », il Musée des monuments français di Alexandre Lenoir è un museo straordinario, ma effimero. Soltanto con le iniziative di Possagno e di Copenaghen e con il loro museo consacrato ad un solo scultore, l’attualità nel campo della scultura diventerà un oggetto museale.
Le lezioni saranno accompagnate da due esperienze museali, una ai Musei Capitolini e l’atra al Museo Pio Clementino.